4.8. Nitidizza (Maschera di contrasto)

4.8.1. Panoramica

Figura 17.44. Esempio di applicazione del filtro «Nitidizza»

Esempio di applicazione del filtro «Nitidizza»

Immagine originale

Esempio di applicazione del filtro «Nitidizza»

Filtro «Nididizza» applicato


Le fotografie fuori fuoco e la maggioranza delle immagini digitalizzate spesso necessitano una correzione del contrasto. Ciò è dovuto al processo di digitalizzazione che deve spezzettare una gamma continua di colori in intervalli di colore leggermente differenti: elementi più piccoli della frequenza di campionamento saranno mediati in un colore uniforme. Per questo motivo i bordi netti diventano leggermente sfocati. Lo stesso fenomeno si ritrova nella stampa di punti di colore su carta.

Il filtro Nitidizza (il vecchio nome era maschera di contrasto) rende più netti i bordi degli elementi dell'immagine senza evidenziarne il rumore o le imperfezioni. È il re dei filtri di aumento del contrasto.

[Suggerimento] Suggerimento

Alcuni dispositivi digitali come scanner e macchine fotografiche applicano un filtro di aumento del contrasto durante l'acquisizione. Si consiglia di disabilitare la funzione interna e usare invece i filtri di GIMP. In tal modo si mantiene il pieno controllo sul contrasto delle immagini.

To prevent color distortion while sharpening, you can Decompose your image to HSV and work only on Value. Go to ColorsComponentsDecompose.... Make sure the Decompose to Layers box is checked. Choose HSV and click OK. You will get a new gray-level image with three layers, one for Hue, one for Saturation, and one for Value. (Close the original image so you won't get confused). Select the Value layer and apply your sharpening to it. When you are done, with that same layer selected, reverse the process by using Compose. Go to ColorsComponentsCompose.... Again choose HSV and click OK. You will get back your original image except that it will have been sharpened in the Value component.

4.8.2. Attivazione del filtro

Questo filtro si trova nel menu Immagine sotto FiltriMiglioramentoNitidizza (maschera di contrasto)….

4.8.3. Opzioni

Figura 17.45. Opzioni del filtro «affilatura»

Opzioni del filtro «affilatura»

Presets, «Input Type», Clipping, Blending Options, Preview, Split view
[Nota] Nota

Queste opzioni sono descritte in Sezione 2, «Caratteristiche comuni».

Raggio

Il cursore e la casella di testo (0.0-1500.0) consentono di impostare quanti pixel per ogni lato di un bordo saranno interessati dall'aumento di contrasto. È sempre consigliabile aumentare il contrasto di un'immagine alla sua risoluzione finale.

Ammontare

Questo cursore e la corrispondente casella di immissione testo (0.0-300.0) consentono di impostare il valore dell'aumento di contrasto.

Soglia

Il cursore e la casella di testo (0.0-1.0) consentono di impostare la differenza minima dei valori dei pixel oltre la quale applicare l'aumento di contrasto. In questa maniera si possono proteggere le aree di transizione tonale dolce impedendone l'aumento del contrasto che creerebbe imperfezioni su volti, cieli o specchi d'acqua.

4.8.4. Come funziona la «maschera di contrasto»?

Utilizzare una maschera di contrasto per aumentare il contrasto di una immagine può sembrare strano. Il perché viene esposto di seguito.

Si pensi ad un'immagine con aree contrastate. La curva di intensità dei pixel su una linea che attraversi quest'area mostrerà una variazione improvvisa nel valore dell'intensità: uno scalino se il contrasto è netto (blu), una curva a forma di S se è presente una transizione più dolce (giallo).

Ora, abbiamo un'immagine con delle aree sfocate (curva nera) che vogliamo rendere più nitide. Applichiamo una ulteriore sfocatura: la variazione di intensità sarà più graduale (curva verde).

Sottraiamo la differenza tra la l'intensità della sfocatura (curva verde) e l'intensità dell'immagine originale (curva nera) dall'intensità dell'immagine originale (curva nera). Otteniamo la curva rossa che è più ripida: il contrasto e la nitidezza sono aumentati. c.v.d.

La maschera di contrasto è stata usata nella fotografia all'argento. Il fotografo crea dapprima una copia del negativo originale per contatto su una pellicola ponendo un sottile strato di vetro tra i due; la frapposizione dello strato crea una copia sfocata a causa della diffusione della luce. In seguito si posizionano entrambe le pellicole, precisamente registrate, su un fotoingranditore per riprodurle su carta. Le aree scure della pellicola positiva originale opposte alle aree chiare del negativo originale impediranno alla luce di filtrare venendo quindi sottratte dalla luce della pellicola originale.

In fotografia digitale, con GIMP, si dovrebbero seguire questi passi:

  1. Aprire un'immagine e duplicarla ImmagineDuplica

  2. Sulla copia, duplicare il livello LivelloDuplica livello, quindi dal menu Filtri applicare SfocaturaSfocatura Gaussiana al livello duplicato con l'opzione predefinita IIR e raggio 5.

  3. Nella finestra dei livelli dell'immagine duplicata, cambiare la modalità a «Differenza», e nel menu del clic destro selezionare «Fondi in basso».

  4. Prendere e trascinare l'unico livello così ottenuto nell'immagine originale dove compare come nuovo livello.

  5. Cambiare la modalità in questa finestra in «Aggiunta».

Fatto. Il filtro «maschera di contrasto» fa tutto questo in un'unica passata.

All'inizio della curva si può osservare un avvallamento. Se la sfocatura è notevole l'avvallamento è molto profondo; il risultato della differenza può essere negativo e una striscia di colore complementare comparirà lungo la parte contrastata oppure un alone nero intorno a una stella sullo sfondo chiaro di una nebulosa (effetto occhio nero).

Figura 17.46. Effetto occhio nero

Effetto occhio nero