Prefazione

Indice

1. Note legali
2. Cosa è Debian
3. Informazioni su questo documento
3.1. Linee guida
3.2. Prerequisiti
3.3. Convenzioni
3.4. Popcon
3.5. La dimensione dei pacchetti
3.6. Segnalazioni di bug in questo documento
4. Alcune citazioni per i nuovi utenti

Questa guida di riferimento Debian Reference (versione 2) (2017-05-14 15:39:44 UTC) è pensata per fornire un'ampia panoramica dell'amministrazione di un sistema Debian in qualità di guida post-installazione per l'utente.

Si rivolge ad un lettore che abbia voglia di imparare gli script di shell, ma che non è pronto a leggere tutti i sorgenti C per scoprire come funzioni il sistema GNU/Linux.

Per istruzioni sull'installazione, vedere:

Non viene fornita alcuna garanzia. Tutti i marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari.

Il sistema Debian è, di per sé, un'entità in continuo movimento; ciò rende difficile alla sua documentazione essere aggiornata e corretta. Sebbene come base per questo testo sia stata usata la versione "unstable" al momento della sua stesura, alcuni contenuti potrebbero essere obsoleti al momento della sua lettura.

Si consideri questo documento come un riferimento secondario. Esso non sostituisce nessuna guida autorevole. L'autore e i collaboratori non si assumono responsabilità per le conseguenze di errori, omissioni o ambiguità presenti in questo documento.

Il Progetto Debian è un'associazione di individui che hanno fatto causa comune per creare un sistema operativo libero. La sua distribuzione è caratterizzata dai seguenti aspetti.

  • Impegno per la libertà del software: Il Contratto sociale Debian e le Linee Guida Debian per il Software Libero (DFSG).

  • Sforzo volontario non pagato, distribuito, basato su Internet http://www.debian.org.

  • Vasto numero di software di alta qualità pre-compilati.

  • Attenzione alla stabilità e alla sicurezza, con facile accesso agli aggiornamenti di sicurezza.

  • Attenzione ad aggiornamenti senza problemi alle più recenti versioni dei software con gli archivi unstable e testing.

  • Vasto numero di architetture hardware supportate.

I vari pezzi di Software Libero in Debian provengono da GNU, Linux, BSD, X, ISC, Apache, Ghostscript, Common Unix Printing System , Samba, GNOME, KDE, Mozilla, LibreOffice, Vim, TeX, LaTeX, DocBook, Perl, Python, Tcl, Java, Ruby, PHP, Berkeley DB, MariaDB, PostgreSQL, SQLite, Exim, Postfix, Mutt, FreeBSD, OpenBSD, Plan 9 e molti altri progetti software liberi indipendenti. Debian integra questa diversità del Software Libero in un unico sistema.

[Avvertimento] Avvertimento

Il lettore deve fare lo sforzo di cercare risposte da solo andando oltre questa documentazione. Questo documento fornisce solo degli efficaci punti di partenza.

Il lettore deve cercare le soluzioni da solo dalle fonti primarie.

[Nota] Nota

Per una documentazione dettagliata può essere necessario installare il corrispondente pacchetto di documentazione il cui nome ha il suffisso "-doc" .

Questo documento fornisce informazioni attraverso il seguente stile semplificato di rappresentazione con esempi di comandi per la shell bash(1).

# <comando nell'account root>
$ <comando nell'account utente>

Questi prompt di shell distinguono gli account usati e corrispondono a ciò che si ottiene impostando le variabili d'ambiente in questo modo: "PS1='\$'" e "PS2=' '". Questi valori sono stati scelti per aumentare la leggibilità del documento e non sono quelli tipici di una reale installazione del sistema.

[Nota] Nota

Si veda il significato delle variabili d'ambiente "$PS1" e "$PS2" in bash(1).

Le azioni che gli amministratori di sistema devono eseguire sono scritte all'infinito, ad esempio "Premere il tasto Invio dopo ogni stringa di comando digitata nella shell."

La colonna descrizione ed altre simili in tabelle possono contenere un sintagma nominale che segue le convenzioni per le descrizioni brevi dei pacchetti e che perde l'articolo iniziale quali "un" ed "il". Le colonne possono, in alternativa, contenere una verbo al presente seguendo la convenzione usata nella descrizione breve dei comandi nelle pagine man. Questa scelta potrà apparire strana per qualcuno, ma fa parte della scelta deliberata dell'autore di mantenere più semplice possibile lo stile di questa documentazione. In entrambi i casi l'iniziale non è maiuscola e manca il punto finale seguendo le dette convenzioni per le descrizioni brevi.

[Nota] Nota

I nomi propri, inclusi i nomi dei comandi mantengono la corretta iniziale maiuscola/minuscola indipendentemente dalla loro posizione.

Un breve comando citato all'interno di un paragrafo di testo viene reso dal carattere a spaziatura fissa racchiuso tra virgolette doppie come in "aptitude safe-upgrade".

Dati testuali da un file di configurazione citati all'interno di un paragrafo di testo vengono resi ‪dal carattere a spaziatura fissa racchiuso tra virgolette doppie come in "deb-src".

Un comando viene reso dall'uso del carattere a spaziatura fissa per il suo nome, seguito eventualmente dal numero di sezione della sua pagina man tra parentesi, come in bash(1). Ci si senta incoraggiati ad ottenere ulteriori informazioni digitando quanto segue.

$ man 1 bash

Una pagina man viene resa dall'uso del carattere a spaziatura fissa per il suo nome seguito dal numero della sua sezione nelle pagine man racchiuso tra parentesi, come in sources.list(5). Ci si senta incoraggiati ad ottenere ulteriori informazioni digitando quanto segue.

$ man 5 sources.list

Una pagina info viene resa dal suo comando corrispondente in carattere a spaziatura fissa racchiuso tra virgolette doppie, come in "info make". Ci si senta incoraggiati ad ottenere ulteriori informazioni digitando quanto segue.

$ info make

Un nome di file viene reso dal carattere a spaziatura fissa tra virgolette doppie, come in "/etc/passwd". Per quanto riguarda i file di configurazione ci si senta incoraggiati ad ottenere ulteriori informazioni digitando quanto segue.

$ sensible-pager "/etc/passwd"

Un nome di directory viene reso dal carattere a spaziatura fissa tra virgolette doppie, come in "/etc/init.d". Ci si senta incoraggiati ad esplorare il suo contenuto digitando quanto segue.

$ mc "/etc/init.d/"

Un nome di pacchetto viene reso dal carattere a spaziatura fissa, come in vim. Ci si senta incoraggiati ad ottenere ulteriori informazioni digitando quanto segue.

$ dpkg -L vim
$ apt-cache show vim
$ aptitude show vim

La posizione di una documentazione può essere indicata con il nome di file in carattere a spaziatura fissa tra virgolette doppie, come in "/usr/share/doc/sysv-rc/README.runlevels.gz" e "/usr/share/doc/base-passwd/users-and-groups.html", oppure dal suo URL, come in http://www.debian.org. Ci si senta incoraggiati a leggere la documentazione digitando quanto segue.

$ zcat "/usr/share/doc/sysv-rc/README.runlevels.gz" | sensible-pager
$ sensible-browser "/usr/share/doc/base-passwd/users-and-groups.html"
$ sensible-browser "http://www.debian.org"

Una variabile d'ambiente viene resa dal suo nome preceduto dal segno "$" in carattere a spaziatura fissa tra virgolette doppie, come in "$TERM". Ci si senta incoraggiati ad ottenere il suo valore attuale digitando quanto segue.

$ echo "$TERM"

I dati da popcon sono usati come misura oggettiva della popolarità di ciascun pacchetto. Sono stati scaricati il 2017-05-07 12:05:21 UTC e contengono i dati totali inviati da 197536 rapporti su 161289 pacchetti binari e 26 architetture.

[Nota] Nota

Notare che l'archivio amd64 unstable contiene attualmente solo 55089 pacchetti. I dati di popcon contengono rapporti inviati da molte installazioni su sistemi vecchi.

Il numero popcon, preceduto da "V:" che sta per "voti", è calcolato così: "1000 * (rapporti popcon inviati con il pacchetto eseguito di recente sul PC)/(numero totale di rapporti popcon inviati)".

Il numero popcon, preceduto da "I:" che sta per "installazioni", è calcolato così: "1000 * (rapporti popcon inviati con il pacchetto installato sul PC)/(numero totale di rapporti popcon inviati)".

[Nota] Nota

I numeri popcon non dovrebbero essere considerati una misura assoluta dell'importanza dei pacchetti. Ci sono molti fattori che possono influenzare le statistiche. Per esempio, alcuni sistemi che partecipano a popcon possono avere montato directory quali "/bin" con l'opzione "noatime" per migliorare le prestazioni di sistema, influenzando di fatto negativamente i "voti" per quel sistema.

Anche i dati sulla dimensione dei pacchetti sono usati come misura oggettiva per ciascun pacchetto. Sono basati sulla "Installed-Size:" riportata dal comando "apt-cache show" o "aptitude show" (attualmente sull'architettura amd64 per la versione unstable). La dimensione è riportata in KiB (Kibibyte = unità di 1024 byte).

[Nota] Nota

Una piccola dimensione per un pacchetto può indicare che esso è, nella versione unstable un pacchetto fittizio che installa, attraverso le dipendenze, altri pacchetti con contenuti sostanziosi. Il pacchetto fittizio permette una transizione facile o una suddivisione di pacchetto.

[Nota] Nota

Una dimensione di pacchetto seguita da "(*)" indica che il pacchetto non è presente nella versione unstable ed è stata quindi usata la dimensione del pacchetto in experimental al suo posto.

Ecco alcune interessanti citazioni dalla mailing list di Debian che potrebbero illuminare i nuovi utenti.

  • "Questo è Unix. Ti dà abbastanza corda da impiccarti." --- Miquel van Smoorenburg <miquels at cistron.nl>

  • "Unix È amichevole... è solo molto selettivo riguardo i suoi amici." --- Tollef Fog Heen <tollef at add.no>

Wikipedia ha un articolo (in inglese) sulla "Filosofia Unix" che elenca citazioni interessanti.